Mengele, il terribile e temutissimo “Angelo della Morte”, continua a far parlare si sè tra polemiche e indignazione. Sono stati venduti all’asta per 245mila dollari (170mila euro circa) dei diari attribuiti al dottor Mengele. A comunicarlo è il quotidiano israeliano “Haaretz”. Sembra infatti che i diari, venduti in una asta tenuta presso Alexander Historical Auctions a Stamford (Connecticut), a nord di New York siano in tutto 31 libretti e taccuini,stati scritti in terza persona dal medico nazista, noto per i crudeli esperimenti medici e di eugenetica fatti sui deportati di Auschwitz. I diari sono “recenti” infatti pare siano datati tra il 1960 e il 1975,quando Mengele era già fuggito in Brasile al termine della seconda Guerra Mondiale. Il prezzo stimato per le 3.400 pagine scritte a mano dal dottore, poi morto annegato nel 1979 nella acque dell’Atlantico, era di 400mila-1 milione di dollari (277-695mila euro).
L’asta è stata definita “oscena” dallo storico Wolfgang Benz, ex direttore del Centro di ricerca per l’antisemitismo alla Tecnische Universitaet di Berlino e “di cattivo gusto” dal biografo di Mengele Ulrich Voelklein. I diari – secondo la “Frankfurter Allgemeine Zeitung” – sono appartenuti per un periodo al figlio di Mengele, il quale però non sarebbe stato il venditore diretto. Non è stato reso noto chi li ha acquistati. Secondo il presidente della casa d’aste, che già nel 2010 vendette un altro diario di Mengele (scritto però subito dopo la sua fuga dal campo di concentramento), Bill Panagopulos, l’intento era di vendere i diari a un collezionista dell’Olocausto o a un museo affinché siano “conservati”.