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Venezia dove i grandi palazzi dei Dogi da sempre si specchiano nei canali

Venezia, a specchio del Canal Grande o lungo i canali minori, conserva gli antichi palazzi delle famiglie della Serenissima. Sono gioielli che spesso il visitatore occasionale non sa riconoscere, abbagliato dallo splendore ininterrotto e dalla magia della città, ma entrando negli antichi portali si può ritrovare intatta l’atmosfera dei giorni perduti di Venezia., il fascino della Serenissima.Quattro  hanno un particolare interesse per l’architettura e per gli arredi: palazzo Malipiero, palazzo Giustinian, palazzo Tiepolo e palazzo Mocenigo. Non sono musei ma case vive, dove proprietari vi abitano regolarmente.

Palazzo Malipiero, fu rifatto nel quattrocento, e ancora nel primo seicento, e da allora si è conservato intatto quale ora lo vediamo. Fra i suoi ospiti illustri si annovera il famoso avventuriero Giacomo Casanova che vi soggiornò giovanissimo. Nei suoi saloni sono riunite raccolte rare di lacche e porcellane di ogni epoca, ma specialmente orientali e del settecento veneziano.Il palazzo è fiancheggiato da un breve giardino di singolare bellezza. L’architettura barocca, la fontana e le molte statue, creano un’atmosfera armoniosa e raccolta, e le sue balaustre si specchiano sul Canal Grande.Le pareti dei salotti sono ornate di opere di grandi pittori italiani e tra tutti spicca una scena storica del Tiepolo.

Palazzo Giustinian a Santa Barbara, si affaccia sul Canal Grande, fastoso e
raffinato. Nonostante i passaggi di proprietari, ha conservato il bello stile gotico. La sua facciata principale è leggerissima, traforata da quattro ordini di sottili finestre ad arco acuto. La facciata posteriore, guarda su un cortile e un giardino, limitati da un vecchio muro merlato, mentre tutto intorno le mura sono ricoperte di gelsomini, glicini,rose.All’interno le stanze dagli alti soffitti, presentano stucchi laccati in oro, architravi intagliati, grandi specchiere. Anche palazzo Giustinian ebbe ospiti illustri quali Riccardo Wagner, quando fuggendo la passione infelice per la sua amata, vi compose Tristano e Isotta. Il salone biblioteca è l’ambiente più caratteristico: preziosi arazzi della prima metà del cinquecento adornano le pareti, grandi tappeti orientali ricoprono il pavimento. La biblioteca della parete di fondo, con l’originale scala a giorno, introduce una nota sobria. I molti saloni donano una fisionomia principesca, rievocando un’atmosfera sensuale ed esotica.

Palazzo Tiepolo si presenta fiancheggiato da un giardino e sorge sul canal grande, a metà strada tra il ponte di Rialto e Ca’Foscari. Sopra il cornicione
di marmo che limita il tetto si levano due guglie di marmo, alto segno di distinzione concesso dalla Serenissima alle famiglie di un certo conto. All’interno tra le mole stanze un salotto in particolare attrae l’interesse. Colori
delicati si armonizzano e i toni rosati creano intimità e raccoglimento. Due originali vetrine lunghe e basse, illuminate all’interno, racchiudono una raccolta di porcellane eccezionale. La stessa atmosfera intima si ritrova in un altro ambiente dove i colori dominanti sono il blu e il verde. Singolare è la cappella privata, come pure una delle stanze da letto con un’originalissima forma a conchiglia, qui è conservato intatto lo stile veneziano rococò.

Palazzo Mocenigo è stato costruito alla fine del cinquecento ed è giunto intatto sino a noi. Qui ritratti di sovrani spagnoli, raccontano la storia dei Mocenigo all’interno della Serenissima. Il palazzo ha le sue austere facciate cinquecentesche fra uno stretto canale e una calle, creando un gioco di prospettive particolare. Ricco di sale e saloni veramente imponenti, è un’armonia di colori particolari con lacche e tappezzerie di gran pregio. Pareti e poltrone sono rivestite di damasco, spesso rosso o giallo, dove spicca l’oro delle cornici e dei mobili, tutti in noce intagliata. Specchiere, arredi ricchissimi, mensole, numerosi divani sono esempio raro e pregiato dell’arte veneziana.

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