La strada che conduce al tavolo finale delle WSOP inizia a Luglio a Las Vegas, dove oltre al main event qui descritto (che si gioca nella variante del texas hold’em no limit) si gioca praticamente ogni variante di poker conosciuta, un grande circo del tavolo verde che attira giocatori da tutto il mondo. Solo al main event, torneo dalla tassa d’iscrizione di $ 10.000, si presentano quest’anno 6865 partecipanti. Dopo 12 giorni di torneo restano solo 9 giocatori che andranno ad affrontarsi al tavolo finale a novembre conosciuto appunto come il November Nine.
Heinz si siede al tavolo non di certo da favorito, è settimo nel chipcount e inizialmente anche piuttosto nervoso, ma riesce ad imporsi negli oltre due giorni di durata del tavolo finale. Il Day 2 vede quali tre players superstiti appunto Heinz, il ceco Martin Staszko e lo statunitense Ben Lamb. Quest’ultimo sarà il primo a soccombere ad opera di Staszko che lo bastona due volte, accorciandolo spaventosamente in un colpo e finendolo con pocket JJ nel secondo caso.
Inizia quindi l’heads up tra i due europei. Stili di gioco molto differenti, più loose e aggressivo Heinz, molto chiuso Staszko. La mano decisiva per le sorti del torneo sarà quella che vede il ceco con Q-9 a fiori che però avrà la peggio contro l’A-Q a cuori del campione. A questo punto Heinz ha il quadruplo delle chips di Staszko e dopo 8 mani con A-K chiama istantaneamente l’all in con 10-7 suited del ceco. Il board non riserva alcuna sorpresa, Heinz è il campione.
Heinz aveva gia alle spalle due importanti primi posti ma nel gioco online, uno sulla piattaforma FullTilt e l’altro su Pokerstars: quest’ultima room aveva fiutato “l’affare Heinz” offrendogli la sponsorizzazione proprio poco prima del tavolo finale delle WSOP.