Questo asana , non è molto conosciuto e certamente va eseguita da chi ha già acquisito una certa pratica nello Yoga.
Le raccomandazioni sono le consuete, affrontate Sanmukhi Mudra con serenità e per gradi, una volta conquistato lo asana potrete prolungare il tempo di tenuta.
Sanmukhi Mudrà, dove san, in sanscrito, significa sei e mukha bocca. Sanmukha è il nome del dio della guerra con sei teste, conosciuto anche col nome di Kàrtikeya. Mudra significa sigillo o chiusura.
Questa posizione viene anche chiamata Paràngmukhi Mudra (rivolto in dentro), Sàmbhavi Mudra (Sambhu è il nome di Siva, padre di Kàrtikeya; quindi, Sàmbhava, è la progenia di Siva) e Yoni Mudra. (Yoni significa il grembo, la fronte), questo Mudra è così chiamato nello Yoga perché chi esegue questo asana guarda dentro di sé stesso per trovare la vera fonte del suo essere. Vediamone ora le sequenze per una corretta esecuzione.
– Sedersi in posizione Padmàsana(posizione del loto) e mantenere la spina dorsale eretta e la testa diritta.( Se questo porta difficoltà assumere la posizione comoda del mezzo loto)
– Sollevare le mani all’altezza del viso. Sollevare i gomiti a livello delle spalle, poggiare i pollici sui fori delle orecchie in modo da non sentire rumori esterni. Se questo causasse dolore, spingere il trago (la piccola sporgenza del padiglione dinanzi al meato uditivo) sopra i fori delle orecchie e premerlo con i pollici.
– Chiudere le palpebre e rivolgere in alto gli occhi. Poggiare l’indice ed il medio sulle palpebre chiuse in modo che siano soltanto le prime due falangi a premere l’intero bulbo oculare. Abbassare le palpebre con il medio e spingere con gli indici la parte superiore delle palpebre sotto le sopracciglia. Premere delicatamente gli occhi in entrambi gli angoli.
– Si dovrebbe ora mantenere una pressione identica sulle orecchie e sugli occhi.
– Con le punte degli anulari premere le due narici allo stesso modo. I passaggi nasali sono ristretti per una respirazione lenta, profonda, ritmica e penetrante.
– I mignoli sono poggiati sul labbro superiore dove possono controllare il flusso ritmico del respiro.
– Rimanere in questa posizione finché possibile .
I sensi sono rivolti all’interno di noi stessi e la respirazione ritmica calma il
Questo asana prepara il praticante ad affrontare il quinto stadio dello Yoga, il Pratyahara, in cui ci si allontana dalla schiavitù dei sensi e dai desideri.