La Concordia era diretta a Savona e proveniva da Cagliari, mentre intorno alle 19.00 aveva fatto uno stop a Civitavecchia. Sulla nave erano imbarcati anche numerosi sardi; le informazioni sono piuttosto frammentarie ma vi sarebbero anche due feriti gravi. Molti passeggeri hanno preferito buttarsi in mare senza aspettare i soccorsi, si cerca di rintracciarli e di potarli in salvo.
I 4.229 passeggeri a bordo sono stati soccorsi. Sul posto sono intervenute unità della Guardia costiera per l’evacuazione. Secondo la Capitaneria di porto, ci sono 6 morti e una decina di dispersi. Sulla Costa Concordia c’erano diversi giornalisti tra cui Mara Parmegiani Alfonsi che ha racconta: “Eravamo partiti da Civitavecchia da due ore e mezza ed eravamo tutti a cena quindi vestiti in maniera elegante, in quanto era la prima cena alla quale ha partecipato anche il comandante. Ad un certo punto abbiamo sentito un boato al quale è seguito un black out”, mentre a bordo della nave c’era anche la giornalista dell’Adnkronos Patrizia Perilli. ”Sembrava di essere sul Titanic, non potevamo credere ai nostri occhi” racconta. ”Siamo scesi con grande difficoltà dalla nave – spiega – ci hanno fatto uscire dalla parte opposta a quella che stava affondando. La nave era troppo vicina alla costa, anche i residenti se ne sono accorti. Per questo dopo l’incidente sono arrivati subito in nostro soccorso”.”Ora siamo senza assistenza, lasciati da ieri sera sul molo all’Isola del Giglio – aggiunge – gli abitanti ci hanno portato da bere, da mangiare e soprattutto le coperte. Siamo oltre 3000 persone e stiamo aspettando i traghetti che ci porteranno a Porto Santo Stefano, dove sembra abbiano allestito un’unità di crisi”.