Un inquinamento massiccio che potrebbe diventare altamente pericoloso per i fondali, specie perchè in quel tratto del Tirreno le correnti hanno un particolare moto rotatorio che potrebbe spostare con molta rapidità il materiale combustibile. A patirne le conseguenze sarebbe indubbiamente l’Isola del Giglio ma certo è che tutto il litorale tirrenico italiano è a rischio, sulla Nuova Sardegna si legge che un gruppo di ricercatori del progetto europeo «Argomarine» avrebbe creato un video simulazione dove si vede come le correnti avrebbero spinto il carburante prima al largo e poi riportato indietro, facendogli investire l’isola.