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Vado Ligure: OCV verso la deadline?

Foto FB Salviamo OCV R

Vado Ligure, all’OCV si respira un clima pesante, i dipendenti sono tesi e preoccupati, la chiusura potrebbe essere vicina. Una cosa è certa a giugno i cancelli dell’OCV potrebbero essere chiusi, per ora tutti i sindacati cercano una sorta di ancora di salvataggio anche se, l’OCV è una multinazionale dunque poche sono le vie di fuga.


Su IVG si legge l’intervengo di Fulvio Berutti della CGIL che dichiara:

“L’unica data temporale che ci ha comunicato l’azienda è giugno -Nell’incontro i vertici hanno motivato la decisione di chiudere con gli argomenti che ormai sono noti: problemi di energia, gas e concorrenza con il Sud Est asiatico. Hanno detto che il sito di Vado non è competitivo. Ribadiamo il nostro sconcerto e la necessità dell’intervento istituzionale per una situazione che ha messo in allarme tanti lavoratori”. La richiesta di Berutti è quella di un tavolo di Governo proprio perchè l’OCV è una multinazionale.

Intanto negli androni della fabbrica si mormora che probabilmente la chiusura potrebbe avvenire prima, perchè a marzo scadono i controlli della tecnologia all’avanguardia installata proprio nel sito vadese, mentre altri sostengono che comunque le materie prime sono state ordinate e sino a giugno l’OCV ha anche delle commesse da evadere. L’unica certezza è però che la lenta agonia non potrà andare avanti per troppi altri mesi.

E a giugno che succede?
Nel frattempo le delegazioni dei lavoratori OCV si danno da fare cercando di interessare tutto il personale politico della Liguria, oggi infatti nella sede dell´Italia dei Valori nel palazzo della Regione Liguria, l´onorevole Maurizio Zipponi, responsabile nazionale Lavoro Welfare, tra gli altri ha ascoltato anche gli operai di Vado Ligure.


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