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Pensioni Scuola: arrivano i pensionamenti forzati. Lo strano caso di un dirigente scolastico

Le stranezze sul mondo della scuola continuano, mentre migliaia di insegnati e personale attende la circolare per la messa a riposo c’è chi riceve la lettera di pensionamento forzato.

Il caso è riportato da Orizzonte Scuola ed è la storia di Salvatore Vizzini Dirigente Scolastico IISS “S. Mottura” Liceo Scientifico Scienze Applicate Caltanissetta -, 66 anni di età anagrafica ben 38 anni di servizio effettivo, ma, come è ben specificato nell’articolo di Orizzonte Scuola, il dottor Vizzini, a seguito del riscatto della laurea supera i 40 anni di contribuzione ed ecco che arriva la fatidica lettera di messa a riposo forzata.


Dichiara il Dirigente Scolastico Vizzini “Io avrei il piacere di raggiungere l’età pensionabile a 66 anni, se “vita e salute mi assiste” come ha detto il Presidente del Consiglio Monti. Potrei continuare a dirigere la mia scuola per questi ultimi tre anni, una scuola che è passata da 400 a 800 alunni, che garantisce alla comunità un servizio con orario continuato dalle ore 7,30 alle ore 22,00 e che accoglie le attività di alunni, associazioni culturali,musicali, artistiche, sportive, ordini professionali, cura con amore uno splendido museo mineralogico, una vera ”Industria di Pensiero”, come recita il Logo.” Per il dottor Vizzini la lettera di pensionamento forzato viola le norme in materia di pensione da poco approvate ed infatti dichiara: “All’improvviso , senza alcun supporto di legittimazione giuridico-amministrativa, anzi in palese contrasto con le norme approvate negli ultimi giorni dal Parlamento si è deciso che ormai non serviamo più a niente…pazienza, dedicheremo ad altro il tempo che la Provvidenza ci concederà. Ci auguriamo che l’amministrazione possa riflettere e riesaminare la situazione evitando che sia costretta al rispetto delle norme vigenti dagli organi di giustizia amministrativa, se poi si pensa di risparmiare pagando due persone per lo stesso posto, uno in pensione e uno in servizio, continuiamo pure a sprecare risorse umane e finanziarie.”

Intanto però mentre c’è chi riceve lettere di pensionamento e vorrebbe rimanere ancora in servizio dall’altra parte c’è chi attende di andare in pensione ed ancora non sa come deve fare.


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