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Se l’uovo di Pasqua avesse una sorpresa pericolosa?Alcune nozioni fondamentali per stare tranquilli

uova di pasqua per bambiniPasqua è alle porte.  Tutti si apprestano ad acquistare l‘uovo di Pasqua ma a parte la tradizione dolce e ricca c’è qualcosa che non va. Oltre al prodotto di cioccolato che andrebbe scelto tra i migliori, è chiaro che dentro tutti, specialmente i bambini vogliono trovare una sorpresa. Attenzione però la sorpresa a volte può essere pericolosa. E’ Sonia Galardo, capo ufficio stampa dell’Unione Nazionale Consumatori, che consiglia, prima dell’acquisto,di controllare sempre che l’etichetta riferita alla sorpresa riporti il marchio CE, la sigla Ceindica la conformità alle norme europee, e la fascia di età per cui il giocattolo è stato ideato. Talvolta, sottolinea Galardo, i giocattoli possono essere costituiti da una serie di parti che possono staccarsi e venire facilmente ingerite o inalate dai più piccoli. Altre volte  le  sorprese possono non  essere conformi alle norme stabilite dall’Unione Europea sulla sicurezza e possono essere tossici o facilmente infiammabili”. Così si consiglia ai genitori e agli adulti che, una volta aperto l’uovo, si controlli esattamente cosa è scritto nella bustina contenente   le informazioni relative all’indirizzo del fabbricante, importatore o distributore in modo da poterlo contattare in caso di problemi. Negli ultimi anni si sono diffusi altri marchi di estrema garanzia queste sono etichette e  marchi volontari come ‘Giocattoli sicuri’ rilasciato dall’Istituto Italiano Sicurezza Giocattoli che assicura l’avvenuta certificazione in laboratorio.  Sulla qualità del cioccolato o meglio della cioccolata usata per la costruzione delle uova di Pasqua è intervenuto il Segretario generale dell’UNC Massimiliano Dona  che ha ricordato come sia  importante controllare la data di scadenza del prodotto e la qualità del cioccolato: solo il ‘cioccolato puro’ non contiene oli tropicali o altri grassi vegetali; in caso contrario, in modo ben visibile e chiaramente leggibile, deve essere riportata la dicitura ‘contiene altri grassi vegetali oltre al burro di cacao’. Se poi l’etichetta riporta l’indicazione cioccolato ‘finissimo’ o ‘superiore’ il contenuto di cacao deve essere almeno il 43% , mentre se nell’elenco degli ingredienti è dichiarato ‘cioccolato comune’, la qualità è più scadente poiché il cacao è il 25% e l’uovo deve costare meno”.

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