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Cosenza, se ne va l’angelo degli internati. Si spegne a centoquattro anni Serafina Mauro

Serafina Mauro, classe 1908, se ne è andata. A centoquattro anni muore una testimone oculare del campo di concentramento fascista Ferramonti di Tarsia. Una storia particolare quella di Stefania Mauro. Il campo di Ferramonti di Tarsia è uno dei principali luoghi di transito ed internamento per ebrei, apolidi e slavi aperto  nel giugno del 1940 dal regime fascista  e liberato dagli inglesi nel settembre del 1943.

La Mauro, riesce a diventare amica di un poliziotto di guardia e grazie alla sua complicità spesso va a portare del cibo agli internati. La Mauro aveva constatato la magrezza e la condizione di estrema sofferenza, quando un giorno nascosta, vide a gruppi di cinque, quella gente condotta alla grande vasca delle abluzioni, sul fiume Crati. Da qui iniziò il suo impegno.Lo  scrittore calabrese Tommaso Orsimarsi ha spesso definito la Mauro come l’angelo degli internati, citata anche nel suo romanzo “Con altri occhi”.


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