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Episodio di pedofilia a Palosco. Forza Nuova espone striscioni inneggianti al pena di morte a Martinengo

Il caso del maestro accusato si pedofilia, arrestato, in flagranza di reato alla scuola elementare di Palosco, nella Bassa Bergamasca, non passa sotto silenzio, così sembra. Nella notte un gruppo di militanti Forza Nuova avrebbe  appeso diversi striscioni in si  chiede la pena di morte per i pedofili.

Gli striscioni si trovano a Martinengo, paese in cui si trova la caserma dei carabinieri che ha fatto le indagini sul maestro e  proceduto all’arresto, perche’ ieri non era ancora stato resto noto il nome del paese in cui si trova la scuola in cui avvenivano le violenze.Martinengo  sarà anche il paese dove la settimana prossima il dirigente scolastico provinciale incontrera’ i genitori di tutti i 300 alunni della scuola elementare in cui il maestro insegnava dal 1974 e di cui era direttore, con l’intenzione di “ricostruire la credibilita’ della scuola”.

E’ intanto scattata una sanzione disciplinare: da lunedi’ il 61enne insegnante (che sarebbe andato in pensione tra un mese) sara’ ufficialmente sospeso.


E oggi nel carcere di Bergamo avverra’ l’interrogatorio di convalida da parte del gip Ezia Maccora. Per ora i casi accertati (ma ripetuti) riguardano solo un bambino, con il quale l’insegnante lasciava la classe durante le ore di lezione per appartarsi in un locale del seminterrato. Un paio di mesi fa i genitori avevano capito che qualcosa non andava e avevano sporto denuncia, facendo partire l’indagine che grazie all’installazione delle telecamere, ha permesso di vedere in tempo reale un atto di molestia in procinto di compiersi, e ha dato modo ai carabinieri di intervenire in tempo per bloccare il pedofilo e arrestarlo.


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