In merito a Green Hill, sul Corriere della Sera si trova un interessante articolo di Danilo Mainardi “Facile è comprendere come il caso dell’ allevamento di cani beagle della Green Hill scuota le coscienze di sempre più gente. La questione coinvolge infatti sentimenti ed emozioni di gente comune (il cane ormai fa parte della famiglia umana) che si assommano ai ragionamenti complessi, talora addirittura filosofici, che scienziati e studiosi di etica propongono creando, non raramente, non poca confusione. Perché, se in definitiva il problema non è in sé difficile da comprendersi, è invece difficile, forse addirittura impossibile, trovare soluzioni per tutti accettabili. Troppa è la diversità degli atteggiamenti. Da un lato si fa infatti sentire l’ insaziabile umano bisogno di conoscenza, al cui interno, tra tante lecite curiosità, si localizza anche la terribile sperimentazione animale.”