Spunta ad oltre un anno dal delitto una testimonianza. Lei è una prostituto che batteva nella zona dell’ex cantiere di Mapello.
La donna, rintracciata da un cronista di Quarto Grado ha svelato di aver partecipato a diversi festini di vario genere con gli operai. E spunta anche un taglierino, sempre nella zona del cantiere.
Dice la donna: “Il cantiere era sempre aperto: passavo di lì alle 11 e c’era sempre il viavai… C’era sempre stato . Io ci andavo a fare la marchetta! Loro avevano dei gabbiotti, delle casette, e io andavo lì. Ed è lì che ho trovato un taglierino uguale, proprio in quella zona lì, fuori dal cantiere, cinque o sei mattine dopo. Chiamo i carabinieri di Ponte San Pietro e mi dicono: ‘Se ne trovano tanti’ e l’ho buttato via”.
In realtà la donna ha consegnato nuovamente il taglierino ai carabinieri perchè non lo aveva mai buttato. Prosegue la donna: “Gli operai se ne andavano alla spicciolata – racconta poi un operaio della zona – nel cantiere rimanevano solo quelli che facevano i pavimenti. La notte questi (i piastrellisti, ndr) facevano i festini con le prostitute, anche a base di cocaina. Questi dei pavimenti, presenti durante quelle notti, quando c’è stata la scomparsa (di Yara Gambirasio, ndr), non si sono più visti. Italiani e stranieri”. E, riferendosi alle indagini dei carabinieri, condotti nel cantiere dai cani molecolari, Se i cani hanno fiutato lì, qualcosa lì ci sarà stato sicuramente”.