AIDAA nei giorni scorsi aveva presentato una formale denuncia per una possibile epidemia di gastroenterite che a detta di alcune persone poteva essere la causa della moria dei cani ed in particolare dei cuccioli. In realtà questa sera dopo aver conferito telefonicamente con una delle volontiarie che operano nel canile di Maddaloni siamo venuti a conoscenza di una situazione assolutamente insostenibile.
Infatti in questo canile i cani non vengono sterilizzati, non vi è la presenza giornaliera del veterinario per un totale di 900 cani, i cuccioli muoiono a decine a causa delle continue nascite e per problemi legati prevalentemente
alla cattiva alimentazione, vi sono poi cani con la leishmania, i cani anziani ogni inverno muoiono in grandi quantità a causa del freddo.
La struttura è assolutamente inidonea alla gestione degli oltre 900 cani presenti e soprattutto per i cani malati non esiste il reparto di quarantena.
Infatti in questo canile i cani non vengono sterilizzati, non vi è la presenza giornaliera del veterinario per un totale di 900 cani, i cuccioli muoiono a decine a causa delle continue nascite e per problemi legati prevalentemente
alla cattiva alimentazione, vi sono poi cani con la leishmania, i cani anziani ogni inverno muoiono in grandi quantità a causa del freddo.
La struttura è assolutamente inidonea alla gestione degli oltre 900 cani presenti e soprattutto per i cani malati non esiste il reparto di quarantena.
Appare evidente che questo canile in queste condizioni non possa più operare, così come appare evidente che innanzitutto occorre risolvere le problematiche legate alla moria dei cani (siano di natura virale o per altre malattie indotte poco importa), appare inoltre evidente che questi cani necessitano sia della presenza dei pochi volontari presenti in canile che sono in grado di accudirli, ma anche della presenza fissa e costante di veterinari che siano in grado di porre rimedio alle questioni di natura veterinaria.
La situazione di Maddaloni non si risolve certo con un semplice sequestro della struttura da parte dell’Autorità giudiziaria, occorre invece un piano di intervento che deve partire dalla realizzazione di nuove infrastrutture e dalla
sterilizzazione dei cani presenti ed entranti in canile da parte delle ASL Veterinarie di Riferimento.
La situazione di Maddaloni non si risolve certo con un semplice sequestro della struttura da parte dell’Autorità giudiziaria, occorre invece un piano di intervento che deve partire dalla realizzazione di nuove infrastrutture e dalla
sterilizzazione dei cani presenti ed entranti in canile da parte delle ASL Veterinarie di Riferimento.
AIDAA sottolinea l’importanza del superamento della fase di emergenza in tempi rapidi ed auspica che per il canile di Maddaloni si trovi una soluzione che permetta la riduzione del numero dei cani presenti (convenzione con 30 comuni)
che veda coinvolte le autorità veterinarie regionali e lo stesso ministero della salute in quanto non è accettabile che possano esistere simili situazioni che sono intollerabili in qualsiasi parte d’Italia.
che veda coinvolte le autorità veterinarie regionali e lo stesso ministero della salute in quanto non è accettabile che possano esistere simili situazioni che sono intollerabili in qualsiasi parte d’Italia.
Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente