La guerra in Libia è terminata, il regime ufficialmente è perito ma i morti nel cimitero liquido continuano a essere troppi.Morti silenziose. Morti di uomini e donne la cui vita conta poco.
54, un barcone, onde, sole e niente acqua da bere.
A fare la tragica rivelazione è una nota dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che lo ha appreso dall’unico superstite, un cittadino eritreo.
Dei 55 migranti solo uno se ne sarebbe salvato dopo un viaggio nell’inferno per 15 giorni.
Il giovane sarebbe stato salvato dalla Guardia Costiera tunisina.