Questa in sintesi la proposta in 5 punti presentata questa mattina dall’AIDAA alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo con la quale si chiede all’Europa di bloccare lo stanziamento di quasi 2 milioni di Euro da destinare all’eradicamento dello scoiattolo grigio e di sostituire questo progetto con un altro che preveda la sterilizzazione di parte della popolazione degli scoiattoli grigi, e che preveda allo stesso tempo uno studio serio di salvaguardia della specie dello scoiattolo rosso.
Il progetto in cinque punti è stato anticipato questa mattina per sommi capi mentre lo sviluppo dei punti è stato inviato per posta alla commissione petizioni ed alla commissione europea. In realtà la questione degli scoiattoli grigi che oggi di colpo è diventata un’urgenza indifferibile era già emersa in diverse situazioni nel passato proprio su questi territori, e diversi enti tra cui il parco del Ticino avviarono una serie di progetti che puntavano all’eradicazione dello scoiattologià a partire dal 1995. In vent’anni un serio piano di sterilizzazione avrebbe messo fine alla questione e ristabilito il giusto equilibrio tra le due popolazioni, oggi invece si vuole arrivare all’eradicazione di una specie per salvarne un’altra e grattando dietro la questione del “rischio di estizione dello scoiattolo rosso” si scopre che lo scoiattolo grigio invece presente nelle langhe metterebbe a repentaglio le coltivazioni di nocciole. Ora nessuno discute la legittimità del raccolto nelle langhe delle nocciole pregiate di cui ovviamente gli scoiattoli vanno ghiotti, ma almeno si dicano le cose come stanno. Ora L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente propone all’Unione Europea un piano alternativo che blocchi l’avvelemanento degli scoiattoli grigi ma punti sulla sterilizzazione e su uno studio di tutela degli scoiattoli grigi. “La nostra proposta ricalca di fatto quella presentata a suo tempo all’allora presidente del parco del ticino Milena Bertani che incontrai nella sede del Magentino- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e di cui la stampa a suo tempo riportò notizia. In venti anni non si è fatto nulla se non gridare ogni tanto al rischio estinzione. Bene noi siamo contrari che solo uno scoiattolo venga ucciso. Ci sono i soldi dell’Unione Europea- continua Croce- si dia vita ad un serio piano di sterilizzazione ed a studi sulla conservazione dello scoiattolo rosso europeo. Non serve solo indignarsi, il problema della diffusione dello scoiattolo grigio esiste cosi come esiste quello del randagismo dei cani, ma si deve usare lo stesso metro cioè un piano di sterilizzazione che permetta il riequilibrio della popolazione degli scoiattoli grigi e rossi. E poi – conclude Croce- mi sia concessa una battuta, non ho mai visto un piano di salvaguardia di una specie che preveda non la sua tutela ma l’abbattimento della specie concorrente come avviene in questo caso in maniera tra l’altro insensata”.
Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente
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