16 agosto 2012. Palio di Siena. L’ennesima caduta e sei cavalli finiscono contro la staccionata che delimita la pista. Drago più cinque, quasi come in un fascicolo aperto di un qualsiasi Tribunale. Niente di penale, però. A Siena va sempre bene anche quando vengono seviziati e maltrattati gli animali.
” Quel palio è la vergogna del nostro Paese. Dalla sua nascita sono morti più di cinquanta cavalli. Quanti ne dobbiamo vedere ancora morire ?? Quante frustate dovranno subire ancora quei poveri cavalli ??? Il Questore di Siena sappia che il prossimo anno, se rifiuteranno per l’ennesima volta il nostro diritto di manifestare contro il Palio, migliaia di cittadini singolarmente ed autonomamente ci andranno e, potrebbero esserrci problemi di ordine pubblico in quanto gli italiani non sono più disposti ad assistere a questo scempio – è il duro commento di Enrico Rizzi, Coordinatore Nazionale del Partito Animalista Europeo.
“Il Palio di Siena è l’emblema dello sfruttamento e maltrattamento degli animali sancito dalle Istituzioni. E’ inaccettabile per un paese civile mantenere questa tradizione cruenta, per questo il Partito Animalista Europeo ha chiesto di poter organizzare una manifestazione di sensibilizzazione contestualmente allo svolgimento palio, ma dopo un lungo braccio di ferro a colpi di diffide ed atti amministrativi con il Questore di Siena, il TAR ha respinto la sospensiva fissando al 4 settembre l’udienza per il merito. E’ una battaglia per la civiltà e per questo non ci arrenderemo. – dichiara il presidente del PAE, Stefano Fuccelli – Deplorevole l’affermazione del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, in visita privata a Siena per assistere al Palio, secondo cui quella del Palio e’ una tradizione da salvaguardare; con questa dichiarazione il Ministro palesa tutta la sua insensibilità sostenendo chi maltratta e infligge sofferenza agli esseri più indifesi e deboli solo per meri interessi economici ed avalla la discriminazione specista, l’anticamera dell’intolleranza e della violenza, delle discriminazioni delle donne, nel lavoro, nelle tendenze sessuali, nella vita quotidiana ” .
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