Il 20 agosto 1953 le autorità coloniali decidessero di forzare all’esilio in Corsica e in Madagascar, il Padre della Nazione, defunto Mohammed V, insieme alla sua Famiglia Reale, nominando, al loro soldo, Ben Arafa credendo di abbattere i legami che uniscono il Trono e il suo fedele popolo.
Tutto il popolo marocchino si è sollevato contro questo complotto francese con tutti i mezzi. La parola d’ordine era: il ritorno immediato del Re legittimo e la Sua Famiglia dall’Esilio e la proclamazione dell’indipendenza.
Le manifestazioni, le proteste e le azioni armate della Residenza e dell’Esercito della Liberazione si sono moltiplicate e si sono estese in tutto il Marocco. Ben Arafa è stato ucciso pubblicamente, in operazione esemplare dall’Eroe Allal Ben Abdallah, mentre era in un corteo.
Davanti a questa Rivoluzione, l’amministrazione coloniale francese si è obbligata ad arrendesi alla volontà de popolo e del Trono marocchini e di rinunciare al suo diktat, ciò che ha permesso il ritorno trionfale del Re e la sua illustrissima Famiglia il 16 novembre 1955 e liberazione della Marocco.
Yassine Belkassem