Dopo 103 anni nella localià di Legro d’orta è stato abolito il rito dell’agnello sacrificale. L’agnello vivo che da oltre un secolo veniva offerto da una facoltosa famiglia del posto come primo premio della lotteria per la festa patronale di Santa Caterina (che si è svolta ieri sera) in ricordo del salvataggio di un naufragio avvenuto ai primi del novecento di uno degli esponenti di spicco della famiglia in transito nel lago tra Legro e l’isola di San Giulio proprio nel lago d’orta. La decisione di abolire dopo 103 anni il rito è stata discussa, ma da subito sia il parroco, che il sindaco e buona parte del consiglio parrocchiale si sono messi dalla parte delle combattive animaliste.
Fiato sospeso fino a ieri sera quando si era sparsa la voce che in barba ad ogni decisione l’agnello sarebbe stato posto lo stesso in palio come premio speciale della lotteria. Invece poi è andato tutto bene e l’agnello ha dormito suo malgrado sonni tranquilli. Ora rimane da abolire il “rito gemello” che si svolge nel mese di Gennaio nell’occasione della festa del convento che si trova sull’Isola di San Giulio, ma le animaliste con l’aiuto di AIDAA e di altre associazioni sono certe di riuscire a convincere ad abolire questo rito barbaro dopo i loro concittadini anche la madre badessa.
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Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente