Sono finiti in carcere con l’accusa di estorsione, il carabiniere Luigi Glori, di 52 anni, di Foggia, e con le accuse di associazione per delinquere ed estorsione i carabinieri Michele Falco, di 49 anni, di Napoli, Giuseppe Sillitti, 46 anni, di Caltanissetta, e Giovanni Aidone, 48 anni di Vizzini, in provincia di Catania. I carabinier svolgevano attività di polizia giudiziaria e depistavano le indagini cercando di farle arenare per favorire l’attività del clan. I quattro erano stati da poco trasferiti in servizio a Foggia e ora si trovano nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.
Tra gli altri coinvolti diversi nomi di spicco della criminalità locale, come Vincenzo, Davide, Antonio e Jonathan Ricci, Quirino Barbetti, Mario, Vincenzo e Antonio Cenicola. Alla base di tutto c’è la lotta fra clan per la supremazia nel mercato della droga e nelle attività estorsive. Gli arrestati sono accusati, infatti, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di concorso in omicidio premeditato, estorsione mediante intimidazioni con colpi d’arma da fuoco, incendio, danneggiamento aggravato anche a seguito di incendio, minacce e favoreggiamento reale.
L’indagine, scaturita dopo l’omicidio di Fabrizio Pignatelli, il 26enne lucerino ucciso nel circolo ricreativo Atlantic City, durava da mesi, soprattutto mediante intercettazioni telefoniche , appostamenti e pedinamenti.