Savona Nuove case a Santuario Cittadini in rivolta

Savona, frazione Santuario. Al Palazzo delle Azzarie secondo incontro con il vice sindaco di Savona, Livio Di Tullio, con delega di assessore all’urbanistica, con gli abitanti del luogo. Blocco compatto di questi ultimi contro progetto delle 15 nuove villette di Riborgo. Presenti anche i geologi savonesi Enrico Isetta e Mimmo Filippi, che hanno espresso molte perplessità sull’opportunità di costruire su una zona considerata a rischio frane, come dimostrarono le esondazioni del Rio Pizzuta  nel 1992 e del 2005.  Inoltre, nella stessa zona, vi è un secondo e più ingombrante progetto edilizio (già inserito nel Puc ma al momento stoppato dalla Soprintendenza) per la realizzazione di ulteriori 51 case. In totale sulle colline tra il Santuario e San Bernardo in Valle saranno costruite 66 villette monofamiliari, una vera cementificazione di una vasta zona dove abbondano verde e fasce coltivabili.

La portavoce del quartiere, Sabrina Pellegrini, fa presente ai rappresentanti comunali, che vi sono interventi più importanti che costruire case, come gli allacciamenti fognari e dell’acquedotto, la mancanza del collegamento Adsl per le linee telefoniche.

Nonostante ciò,il sindaco Di Tullio afferma che è volontà del Comune portare avanti il progetto, per il quale sarà necessaria una variante al piano urbanistico, sottolineando ai presenti che, se si vogliono giustificare i servizi pubblici sul territorio, occorre un numero sufficiente di abitanti, che per ora non c’è. Gli fa eco Eric Festa, rappresentante del Movimento Cinque stelle, il quale afferma di essere contrario al progetto delle villette, ma favorevole agli interventi di messa in sicurezza e che queste opere dovranno essere pagate dal Comune, senza barattare la licenza a costruire nuove case con un pezzo di strada realizzato dai privati come oneri di urbanizzazione.