Di Spiazzi negli anni si è detto tanto ma stranamente Spiazzi muore proprio il 4 novembre giorno importante per le forze armate italiane e morte 60 anni dopo il 4 novembre del 1952 giorno in cui era entrato all’accademia militare di Modena.
Spiazzi tra l’altro ha avuto uno strano rapporto con lo stato tanto da dirsi perseguitato.Infatti secondo quello che è noto Spiazzi sarebbe stato inquisito durante gli anni settanta-ottanta in qualità di presunto partecipante al cosiddetto “Golpe Borghese” (“Cospirazione della Rosa dei Venti”), poi prosciolto con formula piena in Cassazione. Il fatto è però che i processi sono stati ben 19 e Spiazzi ne è sempre stato prosciolto anche se gli ultimi interrogatori, si apprende, lo avevano scosso molto.
Spiazzi, si legge sull’Arena, ha subito complessivamente sei anni di carcerazione preventiva e 18 di sospensione precauzionale dall’impiego venendo poi assolto perchè il fatto «non sussiste» con conseguente ricostruzione di carriera. Ma era ancora in attesa del risarcimento per i danni morali e materiali.
Spiazzi così fedele allo Stato e così innamorato della sua divisa anche durante la carcerazione aveva indossato la divisa.
Nella sua vita Spiazzi ha anche scritto un interessante saggio «Il mistero della Rosa dei venti», e «La casa degli onesti» ma è anche grande protagonista del saggio di Sandro Neri Segreti di Stato.
A giugno, già indebolito dalla malattia, stupito dai continui interrogatori aveva detto: «Non capisco perchè insistano nel volermi sentire. Non ho niente da aggiungere rispetto a quanto già dichiarato in passato. Mi continuano a fare domande di cui neanche capisco il senso, a chiedermi di persone che non conosco. Davvero mi sento perseguitato», «non è loro bastato farmi subire tutto quello che ho subito negli anni?».
Con Spiazzi forse se ne va qualcuno che probabilmente sapeva qualcosa anche se come lui stesso dice «Mai e poi mai avrei commesso una strage o avrei partecipato a essa. Mai e poi mai avrei ucciso dei civili innocenti. E la sola accusa è per me un’infamia», secondo quel che si legge sempre sull’Arena, Spiazzi s’era messo contro i Servizi perchè in Alto Adige stavano facendo morire di fame una bambina per poter catturare suo padre ritenuto un terrorista. E Spiazzi la liberò. Forse i suoi problemi cominciarono allora, chissà. Nemmeno lui se lo spiegava il perchè di tanto accanimento. I funerali del generale verranno celebrati domani pomeriggio ( 6 novembre) alle 15, nella chiesa di San Pio X.
Amos Spiazzi di Corte Regia ha come titoli anche quello di Presidente del Centro Studi Ghibellini Carlo Magno, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine della Corona Ferrea, Commendatore dell’Ordine di San Giuseppe, Commendatore dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.