Secondo gli inquirenti negli ultimi tre anni almeno 10mila persone sarebbero state fatte entrare clandestinamente in Europa, attraverso rischiosi viaggi , attraverso il deserto del Niger e della Libia e successivamente ammassati in veri e propri centri di raccolta e poi imbarcate alla volta di Lampedusa. Da qui venivano destinati ai centri di accoglienza di Puglia, Molise, Campania, Calabria e Sicilia. Era poi compito di nigeriani gia’ domiciliati, legalmente o meno, nel territorio nazionale ad organizzarne la fuga per poi assegnarli alle dipendenze degli sfruttatori in attivita’ illecite: prostituzione, spaccio di stupefacenti e altri reati.
Alle donne nigeriane veniva promesso un posto di lavoro in Italia, ma appena arrivate veniva imposto di darsi alla prostituzione.