I loro nomi sono presenti nell’inchiesta relativa alla Cosca Patania e sia Santagiuda che Cannizzaro, secondo gli inquirenti, potrebbero farne parte.
A tirare fuori i nomi del prete e del carabiniere pare siano stati dei collaboratori di giustizia, ben 3. Ovviamente immediatamente sono stati disposti accertamenti ed intercettazioni dalle quali sembra reale il coinvolgimento di don Santaguida e del maresciallo Cannizzaro in attività legate in un certo qual modo alla cosca.
Inoltre sembra che il prete avesse ottenuto informazioni dal maresciallo e queste informazioni venissero poi girate agli uomini dei Patania.
Sarebbe stato il collaboratore di giustizia Daniele Bono ad aver asserito aver contattato il sacerdote per chiedergli di spostare una telecamera di videosorveglianza in modo da lasciare scoperto il luogo in cui doveva avvenire l’agguato contro Francesco Calafati.