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E’ morto il collaboratore di giustizia Antonino Calderone

E’ morto il collaboratore di giustizia Antonino Calderone. Ne ha dato notizia il capo della polizia Antonio Manganelli a margine dell’inaugurazione dei nuovi locali dell’Ufficio relazioni esterne del dipartimento di Pubblica sicurezza. ”Calderone – ha ricordato Manganelli – ha dato un contribuuto straordinario alla conoscenza del fenomeno mafioso”. Il capo della polizia ha giustificato il ritardo all’inaugurazione rivelando di aver contattato telefonicamente moglie e figli di Calderone.

Antonio Calderone, materialmente non è responsabile di omicidi . Tuttavia fu di fatto un potente boss mafioso e controllò gli affari catanesi fino al settembre 1978, quando Nitto Santapaola decise di far uccidere suo fratello Giuseppe,  Pippo, che si era posto contro i Corleonesi.

In seguito all’assassinio del fratello, Antonino fu di fatto estromesso dagli affari della famiglia catanese. Fuggì dunque dall’Italia  in Francia  ed è lì che fu arrestato e nel 1986, nel carcere di Nizza,  decise di collaborare con la Giustizia e di sottoporre quindi al programma di protezione se stesso e la sua famiglia. Fu tra i più importanti fornitori di informazioni sulla mafia catanese, in particolare sulle relazioni tra i quattro cavalieri dell’apocalisse mafiosa e Santapaola, accusando tra l’altro Tommaso Buscetta e Contorno. Collaborò tra gli altri con Giovanni Falcone.

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