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Sardegna: la continuità territoriale marittima delle merci preoccupa. La CNA chiede un incontro con la Regione

foto archivio
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera che la CNA scrive all’Assessore Solinas, competente in materia di trasporti

Egregio Assessore,

esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la condizione di grave emergenza in cui versa l’economia isolana tutta, e in particolare i nostri operatori del Settore Trasporti e Logistica.

Per migliaia di trasportatori sardi, agli effetti falcidianti di una lunga e impietosa crisi si somma l’inefficacia dei tentativi fin qui compiuti a garanzia di un’effettiva continuità territoriale marittima, che incide ormai per alcuni così fortemente da pregiudicarne la capacità di operare sul mercato.

Nello scenario attuale, delineatosi negli ultimi sei mesi dopo la nota conclusione del processo di privatizzazione Tirrenia, la debole – come da lei definita – “sperimentazione” Saremar e la dismissione delle navi Delfino della flotta ‘Armamento sardo’, rileviamo che la Sardegna è posta in una aggravata condizione di “discontinuità” territoriale col resto d’Italia e d’Europa.

La sola e pericolosa evidenza, ad oggi, è l’ennesimo rincaro traghetti, frutto della condizione restrittiva della concorrenza sul cabotaggio da e per la Sardegna.

Tirrenia – CIN, con una nota inviata via fax ai trasportatori su strada il 28 dicembre 2012, ha comunicato un innalzamento dell’8% sulla tariffa dell’anno precedente a far fede dal 1 gennaio 2013, con azzeramento degli sconti precedentemente in essere, che determinano un rialzo medio effettivo ben superiore. Sono inoltre previsti premi di produzione semestrale su fasce di fatturato del nolo netto elevate, inarrivabili per la gran parte delle piccole imprese.
Moby, con informativa inviata via fax il 27 dicembre 2012, comunica che innalzerà le tariffe per rotta di circa il 4,5%, che dovrebbero entrare in vigore dal 28 gennaio p.v.


Questi aumenti rendono ancora più pesante il transito marittimo e la sua stessa incidenza sul valore delle merci, soprattutto in uscita dalla Sardegna, determinando una condizione insostenibile per un sistema economico che punti ad essere competitivo.

In virtù delle competenze attribuite alla Regione Sardegna in materia di continuità territoriale, riteniamo necessario e ormai indispensabile un Vostro confronto concreto con lo Stato sulle condizioni della Convenzione di esercizio dei collegamenti marittimi in regime di pubblico servizio, al fine di tutelare il diritto alla mobilità delle persone, delle materie prime e delle produzioni sarde.

Nel richiedere disponibilità per un incontro tempestivo sul tema in oggetto, le porgiamo i nostri migliori saluti.

Il presidente regionale
CNA FITA Sardegna
Pietro Saiu

 

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