La Costante prende il posto di Marcello Zinola che, da neo pensionato, potrà comunque seguire ancor più attentamente le vicende dell’ associazione, dove rimane nella Giunta esecutiva per mettere a disposizione la sua grande esperienza e capacità. In Giunta oltre a Zinola ci saranno Pierpatrizia Lava ( presidente, dipendente della Rai), Fabio Azzolini (membro della segreteria nazionale), Mauro Casaccia ( “ Il Secolo XIX”), Marco Preve ( “ La Repubblica”) e Giusi Feleppa ( dell’ ufficio stampa della Fiera di Genova) in rappresentanza dei giornalisti pubblicisti.
“Assumere questo ruolo tanto importante- ha detto Alessandra Costante- in un quadro di crisi così pesante per l’editoria in Liguria e a livello generale, è impegnativo. Ma non spaventa perché come sindacato e con gli enti di categoria, l’Inpgi in primo piano, è possibile costruire una difesa non fine a se stessa del lavoro, con un’attenzione particolare alle fasce più deboli, agli stati di crisi particolarmente pesanti nell’emittenza locale e al lavoro autonomo. E come Ligure continuiamo a riconoscerci nell’esperienza costruita con il Capss, il coordinamento delle associazioni di stampa per un sindacato di servizio che, in questi anni, ha saputo portare contributi di idee e scelte spesso non facili, ma unicamente finalizzati all’interesse di tutti i giornalismi e non alla ricerca di posti al sole”. La soddisfazione del presidente uscente è davvero grande: “ Questo passaggio di consegne – ha detto Marcello Zinola- risponde sia all’idea che abbiamo sempre sostenuto, che i ruoli di maggiore responsabilità sindacale siano ricoperti da colleghi in attività, senza concentrazione di più incarichi su una sola persona, sia alla mia personale coerenza di impegno che resta a disposizione dei colleghi e del sindacato come esperienza. Presidenza e segreteria esecutiva in mano a due colleghe non sono un inutile fiore all’occhiello, ma dimostrano che nel sindacato, a differenza di quanto spesso accade nelle aziende, credibilità, impegno e competenza siano elementi di fondo concreti e condivisi dai colleghi”.
CLAUDIO ALMANZI