Era questo il meccanismo di una truffa messa in opera da tre avvocati che sono finiti ai domiciliari, al termine di una inchiesta della procura di S. Maria Capua Vetere (Caserta). Oltre 1.300 i fascicoli sotto esame: i risarcimenti decisi dal giudice di pace e soprattutto il rimborso delle spese legali venivano intascati dagli avvocati. Si calcola che la truffa abbia fruttato circa 200mila euro. Indagate anche altre sei persone, soprattutto procacciatori di clienti. Le perizie grafologiche hanno confermato l’esistenza di firme fasulle sui mandati sottoscritti a favore dei legali.