Il momento è drammatico: Coppi è in agonia e Maria cerca di trattenerlo con la forza del suo amore e della sua pedalata, con la memoria di una vita vissuta in fuga, una vita che ora sta per fuggire davvero.
È la notte del primo gennaio 1960. Maria in quelle ultime ore cerca disperatamente di tenere in vita “il fragile Airone” che sta per prendere il volo per l’ultimo e definitivo viaggio. Con lei riscopriamo l’uomo Fausto, la sua infanzia, il suo mondo contadino, fatto di malinconia, gentilezza e sacrifici.
Attraverso la fatica del campione riscopriamo la fatica di una nazione che si stava ricostruendo, un paese che usciva da una guerra devastante e attraverso lo sport, il più povero degli sport, il ciclismo, ritrovava la voglia di uscire per le strade, ritrovava la gioia di vivere.
Ed è così, in parallelo, che la persona e il “mito” di Coppi, campione indiscusso e amato, fragile e fortissimo che si trova ad affrontare la sua ultima prova, la più impegnativa, si aprono al pubblico, per farci entrare nella storia di una generazione che costruiva faticosamente la democrazia e che, anche se divisa tra i due campioni (Bartali o Coppi), si ritrovava poi insieme di nuovo per costruire un futuro comune.
Con Pamela Villoresi
Soggetto di Albe Ros
Testo di Daniela Morelli
Costumi di Lucia Mariani
Regia di Maurizio Panici
Info e prenotazioni: Lo Spazio Vuoto: Via Bonfante, 37-IMPERIA–Tel.+39 0183 960598-Mobile +39 329 7433720 – + 39 373 7007032 www.spaziovuoto.com – posta@tinstabile.it
Prossimo appuntamento a Lo Spazio Vuoto il 17 marzo alle 21.15 con ‘Angelica’ di e con Andrea Cosentino