L’uomo, che oggi ha 57 anni, si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere, richiamandosi a un memoriale che aveva fatto consegnare nei giorni scorsi. Secondo la perizia sarebbe sua la voce dell’uomo che, dopo il delitto, telefono’ al padre della ragazza per assumersi la responsabilita’ dell’accaduto.
A quanto si apprende l’ex compagno di universita’ della ragazza ha solo ribadito nella memoria consegnata ai magistrati nei giorni scorsi dai suoi legali, ci sarebbe una busta paga che secondo la difesa dimostrerebbe che l’imputato si trovava al lavoro nel momento in cui la ragazza veniva uccisa. Una busta paga che pero’ non mostrerebbe il dettaglio delle timbrature.