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I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone rimarranno in Italia

Marò I due militari, rientrati in Italia il 23 febbraio per votare, non toneranno a New Delhi. Erano stati arrestati con l’accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati.

La Farnesina ha annunciato che i due maro’ Massimiliano Latorre e Salvatore Girone non torneranno in India alla scadenza del permesso che era stato loro concesso per ritornare in Italia a votare.

La decisione è stata comunicata dall’ambasciatore italiano a Nuova Delhi Daniele Mancini alle autorità indiane. Nella comunicazione si spiega che la decisione è stata presa “stante la formale instaurazione di una controversia internazionale tra i due Stati”, avente ad oggetto “le regole contenute nella Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare e i principi generali di diritto internazionale applicabili alla vicenda”.


La decisione, si aggiunge nel comunicato, è stata assunta d’intesa con i ministeri della difesa e della giustizia e in coordinamento con la presidenza del consiglio dei ministri. Il presidente della Corte Suprema indiana proprio una ventina di giorni fa aveva concesso la licenza ai due fucilieri della Marina italiana per poter votare il 24-25 febbraio.

”Lo apprendo adesso, non lo sapevo: devo fare le mie verifiche”. Risponde cosi’ la moglie del maro’ Salvatore Girone, Vania, quando al telefono apprende dall’ANSA che la Farnesina ha comunicato che i maro’ pugliesi Salvatore Girone e Massimiliano Latorre ”non faranno rientro in India alla scadenza del permesso loro concesso”. ”Mi spiazza sono fuori per lavoro”, dice la donna. ”Devo prima verificare – ripete – poi potro’ commentare”.

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