Pasquetta: appuntamenti imperdibili e low cost in Liguria, Emilia Romagna, Piemonte
Pasqua e Pasquetta cosa fare? Ecco alcuni appuntamenti qui e là per lo Stivale reperiti nel web.
Liguria:
Domenica 31 marzo – Santa Margherita Ligure (Ge)
Pasqua e Pasquetta al parco di Villa Durazzo mostra mercato L’Erba Persa, ovvero mostra sulla maggiorana. Alla mostra mercato saranno presenti molti stands dove è possibile ammirare un’ampia scelta di rose, bulbi, bonsai e altre bellissime e rare piante. Si troveranno, inoltre, stand dedicati agli arredi, alla cosmesi, alla lavanda francese, complementi per il giardinaggio, saponi vegetali, miele e riviste specializzate del settore.
Emilia Romagna
Lunedì 1 aprile – Boretto (Re)
Pasquetta a bordo del battello Motonave Stradivari , la più grande imbarcazione fluviale d’Italia. Partenza è prevista alle ore 13 al Porto Turistico di Boretto. L’escursione prevede il pranzo e una navigazione di circa tre ore con direzione Guastalla, dove (se le condizioni idrometriche lo permetteranno) è in programma la visita all’Oasi Naturalistica e all’Isola degli Internati.
San Polo
Fruibile il curioso “Mercatino del riuso”, del riciclo ecologico e del vintage. I mercatini del riuso sono organizzati dall’associazione “San Polo in vetrina” con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Per avere informazioni ulteriori e partecipare come espositori ai mercatini telefonare a Mino 320.3604833 o a Wulmer 0522.873485.
Piemonte
Lunedì 1 aprile- Crissolo (Cn)
Apre al pubblico, lunedì 1 aprile, la Grotta di Rio Martino di Crissolo. Si tratta di uno dei siti più importanti di tutto il Piemonte. Come è noto, la grotta sorge a 1.530 di altitudine, sulle pendici della Rocca Grane, è parte integrante del “Sito di interesse comunitario” della destra orografica del Po. Nella grotta si registrano notevoli presenze di formazioni di stalattiti e si stalagmiti: la loro origine è frutto della deposizione del sale “carbonato di calcio” dovuta all’azione erosiva delle acque dei torrenti subglaciali raccolte sotto i seracchi e in fondo ai crepacci del grande ghiacciaio che ha formato la Valle del Po che l’hanno scavata senza pietà con l’impeto tipico di chi non vede l’ora di scendere a valle.