Priolo avrebbe agito insieme al fratello Giuseppe, poi ucciso il 26 febbraio 2012, e Francesco Bagala’, assassinato il 26 dicembre 2012. Gia’ 7 persone sono state arrestate per la faida.
Nell’agguato teso a Giuseppe Brandimarte qualcosa non va e la vittima sopravvive, sempre nel quadro della guerra intestina tra cosche gioiesi si inquadra anche il fatto che lo scorso gennaio ignoti collocarono un ordigno esplosivo, costituito da 400 grami di tritolo, davanti all’abitazione di Giovanni Priolo, al culmine della violenta faida con i Brandimarte-Perri. La bomba, collegata a due detonatori del tipo di quelli usate per le cave, aveva un apparato ricevente attarverso il quale si poteva attivare l’esplosione con un radiocomando.