Graziano Mesina ordina uno traffico internazionale? Da ex primula rossa a boss della coca?
Mesina faceva sul serio, dalle intercettazioni appare uno scenario particolare. Non solo sequestri, di cui mappe del piano sono state persino trovate nelle abitazioni sue e dei suoi complici ma anche e sopratutto traffico internazionale di grande portata, probabilmente più pesante di quello dell’ndrine calabresi.
Mesina parlando con i suoi collaboratori direbbe «Dice che lì la vendono a 5000 euro al chilo», il Gip di Cagliari è sicuro che l’ex primula rossa di Sardegna volesse stabilire un canale diretto di fornitura in Sudamerica.
Droga, coca e quanto altro, Pare che il Mesina fosse intenzionato a comprare 6milioni di euro in un colpo solo.
Una operazione da vero boss. Mesina sarebbe stato intercettato mentre spiegava ai suoi uomini il piano.
Mentre parla con gli altri qualcuno domanda se non fosse un problema per lui andare in Bolivia e immediatamente Mesina risponde:«Nessun problema – aveva risposto più o meno – posso sempre giustificarmi dicendo che sto andando a trovare il mio amico fotografo, Antonello Zappadu, che si è trasferito in Colombia».
Un proposito criminoso secondo il Gip. A parlare di droga poi ci sarebbe anche Francesco Piras, Peone, di Norbello, anche lui viene intercettato a parlare di Sud America, e secondo il quale Mesina voleva aprire un mercato locale. Nel business doveva entrare, sembra anche tale Antonangelo di Austis paesino del Mandrolisai.