Ultimamente proprio in quello specchio di mare sembra si siano sviluppati fenomeni vulcanici e sismici. Qualcuno poi nei giorni scorsi ha addirittura lanciato l’allarme intorno all’ipotetico pericolo causato dall’attività di perforazione portata avanti dalle compagnie petrolifere. L’allarme viene lanciato in modo particolare dai rappresentanti di Ingv, Ispra e Istituto di Scienze Marine del Cnr in audizione alla Commissione Ambiente del Senato insieme con esperti del Consorzio bonifica Delta del Po che hanno rivolto un invito a vigilare sulla desertificazione delle falde del Po interessate da un’eccessiva concentrazione salina causata dal fenomeno della subsidenza (abbassamento del fondo).