BORGHETTO SANTO SPIRITO- Prosegue a Borghetto la stagione teatrale estiva, organizzata dal Comune, con il contributo della Fondazione A. De Mari e la Direzione artistica dell’ associazione culturale Kronoteatro di Albenga. Il secondo spettacolo in programma è previsto per giovedì, alle ore 21, al Cinema Arena Vittoria. Dopo il felice debutto con Paolo Rossi, toccherà alla compagnia di attori capitanati che porteranno in scena una rilettura ironica e contemporanea di un classico shakespeariano. In “Amleto a pranzo e a cena” l’originalità della messa in scena scommette nel riportare l’opera ad una dimensione popolare e spontanea, non cedendo mai di ritmo e divertendo, ma con la consapevolezza di utilizzare Shakespeare e non raccontando barzellette. “ Per questo secondo appuntamento di “ Borghetto Teatro Estate” – dicono gli organizzatori- scenderà in scena la compagnia guidata da Oscar De Summa. Si tratta di una commedia che si rivolge ad un pubblico assolutamente eterogeneo. Un’ opera che riesce a parlare sia a chi solitamente non è abituato a frequentare il teatro, sia a chi può dirsene un appassionato. A chiudere la rassegna sarà infine la spezzina Antonella Questa, che giovedì 25 Luglio, proporrà il divertente lavoro “ Vecchia sarai tu!”. L’ opera proposta da De Somma
si accosta con leggerezza ad un testo profondo, che si dimostra ancora oggi capace di far emergere diversi aspetti del nostro vivere quotidiano, sottolineando, in questa lettura, il carattere di personaggi così usuali e moderni, umani e nostri, che vengono colti nella loro più netta sincerità. L’obiettivo è naturalmente quello di inscenare la storia di Amleto, ma tra liti e complicità, invidie e gelosie, i protagonisti finiscono per scambiarsi consigli non proprio disinteressati, che metteranno in risalto velenosi grovigli familiari. I rapporti umani si confrontano con i ruoli degli attori e svelano quanto verità e finzione siano due facce della stessa medaglia e quanto i piani della realtà e del teatro si mescolino continuamente uno nell’altro. Il tutto accade nello spazio di una scena essenziale, un piazzato di luci e una tastiera a bordo palco, suonata a turno dagli stessi attori che, come nelle vecchie compagnie di commedia dell’arte, improvvisando danno luogo a spiritosi equivoci.
CLAUDIO ALMANZI