Con le accuse seguenti
- estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso (artt. 81, 629 co. 1° e 2° c.p. in relazione all’art. 628 co. 3° n.3 c.p. e art. 7 D. Lgs. 152/91, conv. in L. 203/91);
- concorso in intestazione fittizia di beniaggravata dal metodo mafioso (art. 110 c.p., art. 12quinquies L. 356/92 e art. 7 D. Lgs. 152/91, conv. in L. 203/91);
- concorso in falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici aggravata dal metodo mafioso (artt. 110, 479 c.p. e art. 7 D. Lgs.152/91, conv. in L. 203/91);
- concorso in favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso(artt. 110, 378 c.p. e art. 7 D. Lgs. 152/91, conv. in L. 203/91).
Sono state fermate sei persone
- SPANÒ Aurora, nata a Rosarno il 25.01.1947, in atto detenuta ex art. 41 bis Ord. Pen., ritenuta, unitamente al marito BELLOCCO Giulio, a capo della cosca di ‘ndrangheta “BELLOCCO” di San Ferdinando;
- BELLOCCO Antonio, detto Totò, nato a Taurianova il 20.06.1988, in atto detenuto (figlio di SPANÒ Aurora);
- BELLOCCO Domenico, nato a Taurianova il 28.02.1981, in atto detenuto (figlio di SPANÒ Aurora);
- BREWCZYNSKA Aneta, nata in Polonia il 08.03.1975 (compagna di BELLOCCO Domenico);
- STUCCI Giuseppe, detto “Vito”, nato a Rosarno il 20.02.1954, Comandante della Polizia Municipale del Comune di San Ferdinando;
- SPANÒ Giuseppe, detto “Pino”, nato a Vibo Valentia il 18.10.1969, Agente della Polizia Municipale del Comune di San Ferdinando (nipote di SPANÒ Aurora).
Le investigazioni accurate andavano avanti da oltre un anno ed erano sorte nell’ambito della lotta alle consorterie criminali operative nel territorio della città di Rosarno, le prime OCC sono state consegnate a marzo ed hanno visto il fermo di 7 persone ed il sequestro beni totale di una somma pari a 8centomila euro.
Le OCC consegnate il 23 luglio sono tese ad isolare la cosca Bellocco attiva tra Rosarno, San Ferdinando e area attigua.