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Ad Andora la personale di Giorgio Bernardini

Ad Andora la personale di Giorgio BernardiniAndora- Prosegue con successo di pubblico e vivo interesse della critica la personale dell’artista torinese Giorgio Bernardini, tornato ad esporre in Italia, dopo 12 anni trascorsi all’estero. La personale è ospitata nel Salone delle esposizioni della Chiesa del Cuore Immacolato ad Andora.

Bernardini, 73 anni, ha iniziato la sua carriera dapprima collaborando come scenografo presso gli studi della RAI-TV, quindi come designer e grafico pubblicitario. Nel film di Carlo Ponti “La Poliziotta” il suo dipinto “Il ponte sull’Adda” costituisce lo spunto per la scena iniziale. Nel 1967 venne incaricato di restaurare affreschi settecenteschi di pregiato valore in Liguria: “ In questa regione ho trovato- ci ha detto Bernardini nella sua casa-studio di Testico, che ha ricavato all’interno dell’ex asilo cittadino- un ambiente dai forti ed aspri contrasti di mare e rocce, luci ed ombre, quiete degli uliveti e clamore della spiaggia, che da allora hanno caratterizzato la mia arte”. Nel 1969 si è trasferito nel Ponente Ligure, sistemando un proprio atelier – galleria ad Andora. Nel 1999 Giorgio Bernardini si è spostato da Andora a Icod De Los Vinos, Tenerife (Isole Canarie), dove ha vissuto per una dozzina di anni, con la moglie Alexandra. Da alcuni mesi ha scelto di vivere a Testico, dove lo abbiamo incontrato e dove ha trovato la tranquillità ideale per dipingere. “ Molto importanti per la mia carriera artistica- ci ha confessato l’artista– sono stati i soggiorni in Polonia, Germania ed alle Canarie. Ed ho realizzato in quelle città anche grandi opere per chiese e santuari”. Bernardini ama mescolare Surreliasmo, Metafisica e Cubismo e questa mescolanza di stili l’ autore stesso la definisce SurMetaCubsimo. Opere di Bernardini, che ha all’ attivo decine di personali e collettive in Italia ed all’estero, sono ospitate in collezioni italiane, tedesche, francesi, spagnole, norvegesi, canadesi, statunitensi, australiane e giapponesi. “ La mostra – ci ha detto Adalberto Guzzinati, giornalista e critico d’arte- è interessante ed offre l’occasione, per coloro che ancora non conoscessero Bernardini, per accostarsi all’arte di questo autore che, a 74 anni riesce ancora a trovare forti stimoli verso innovative soluzioni formali, stilistiche ed espressive”.
La personale di Bernardini resterà aperta tutti i giorni, fino all’ 8 settembre, con il seguente orario: dalle 18 e 30 alle 22 e 30.
CLAUDIO ALMANZI

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