ALBISSOLA MARINA- Si inaugura questo pomeriggio ( alle ore 18 ) una interessante personale dedicata a Sergio Sarri, fortemente voluta da Franco Balestrini, instancabile protagonista del settore da decenni. L’antologica, curata da Armando d’Amaro e Riccardo Zelatore, presenta una serie di opere, alcune inedite, altre già esposte in Europa e negli Stati Uniti. Verrà presentato il Sarri creatore di irreali zone di confine fra l’autentico ed il vagheggiato, tipiche dell’artista torinese, in perenne ricerca e rielaborazione.“ Andataeritorno” è il titolo della mostra che vuole ricordare come negli anni Sessanta l’ incontrastato dominio di Albissola, già definita “Libera Repubblica delle Arti” da Marinetti, sbarcatovi con i futuristi negli anni Trenta-, viene minato dalla colonia calicese, che va espandendosi intorno ad Emilio Scanavino. Allora non esisteva neppure una vera rivalità tra i due ‘luoghi artistici. Comunque per dare una qualche soddisfazione a chi ne era sostenitore, nei primi anni Settanta si organizzò una sfida, appunto non culturale ma calcistica, tra gli artisti delle due realtà, con ‘andata’ a Calice e ‘ritorno’ ad Albissola. “ Nelle fotografie dell’epoca – dicono Armando D’Amaro, il curatore e Mihaela Anitoaie, critica d’arte- Lam e Mondino, Fabbri e Sarri, Bocca e Arroyo, Rossello e Stefanoni, alcuni fra i tanti protagonisti di quell’epoca d’oro per l’arte ligure, sorridono tutti, ed a ragione. Giovani e meno giovani hanno contributo con il loro entusiasmo e le loro sfide a costruire un muro maestro della storia dell’arte, arte che influenzano ancora oggi. La personale che inaugureremo sabato è dedicata a Sergio Sarri, uno di quei grandi protagonisti”. Così a distanza di 40 anni Sarri che sostiene “allora anche a Calice c’era il mare” ritorna, portando con sé un curriculum eccezionale, ad Albissola Marina con una antologica al Centro Culturale d’Arte Contemporanea, curato da Riccardo Zelatore, di Franco Balestrini, appassionatamente attivo nel settore da decenni. Sarri, nato a Torino nel 1938, ha iniziato la sua carriera artistica all’inizio degli anni Sessanta che furono per lui un periodo ricco di viaggi, esperienze e grandi mostre. Nel 1972 era già entrato nel Gotha dell’ arte italiana tanto da essere invitato alla 35esima Biennale veneziana nella sezione Grafica e nel padiglione Venezia dove presentò l’opera “Progetto per Venezia”. Nel 1974 fu uno dei protagonsiti della grande collettiva alla Galleria Centro di Torino che riuniva 20 pittori simbolo dell’ atmosfera artistica piemontese degli anni Sessanta: tra questi,oltre a Sarri, Boetti, Merz, Gilardi, Nespolo, Mondino, Pistoletto, Griffa. Del 1976 è la sua prima grande personale parigina alla Galerie Etienne de Causans e nello stesso anno è protagonsita di una memorabile personale al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Il periodo compreso tra il 1977 e il 1980 si caratterizza per una serie di mostre personali e collettive organizzate in Francia (Grenoble, Parigi, Sceauz, Macon e Tours) ed in Italia ( Brescia, Milano, Venezia, Roma e Torino. Nel 1980 ritorna a Parigi dove espone nella collettiva Cronique des années de crise, al Musée d’Art Moderne de la Ville. Nel 1981 partecipa ad Art 12 a Basilea, a cui aveva partecipato già nelle edizioni del 1972, 1973 e 1974. Nel 1986 è alla XI Quadriennale di Roma con l’opera “Stanza meccanica con metamorfosi”. Con lo pseudonimo di SeSar, negli anni ’90 affianca alla pittura (da sempre per altro contaminata dal cinema e dai comics) una produzione specificamente fumettistica che viene pubblicata su diverse riviste internazionali.Del 1996 è la sua prima grande personale a New York alla Montserrat Gallery, dove esporrà nuovamente 1998. Seguono decione di importanti mostre personale e collettive in tutta Europa.
Nel giugno 2010 espone all’Università Bocconi di Milano in una personale dal titolo Sarri/SeSar. Tra pittura e comics, mostra che verrà presentata, arricchita, anche alla Galleria Art&Comix di Torino in Ottobre. A settembre aveva, precedentemente allestito una personale a Roma, alla Galleria Cà D’oro presentando il catalogo ragionato delle sue opere. Nell’estate del 2010 partecipa alla apertura della nuova Galleria Puntodue a Calice Ligure, dove esporrà anche nella mostra Futurismo e ’68, arte in movimento. Del 2011 è “ Flaneur, hommage a Charles Baudelaire” presso il Fort du Bruisson-Centre d’art contemporain, in occasione della biennale di Lione. La mostra albisolese al “ Balestrini” resterà aperta fino al 12 ottobre con il seguente orario: tutti i giorni ( domenica esclusa) dalle 16 e 30 alle 18 e 30.
CLAUDIO ALMANZI