A collaborare all’inchiesta è stato il collaboratore di giustizia Antonino Movica, autoaccusatosi di essere uno degli esecutori materiali dell’omicidio. Donzi’ era diventato un soggetto scomodo per il gruppo criminale mafioso di Catenanuova, a causa di diversi furti commessi ai danni di alcune aziende locali ‘protette’ in quanto sottoposte al ‘pizzo’ dal clan Leonardi. La vittima, che disobbedi’ agli ordini, fu eliminato con due colpi di pistola e il cadavere bruciato e disperso in un terreno alla periferia di Catenanuova. L’ordinanza sostituisce la precedente, notificata l’11 luglio 2013 e poi annullata per un vizio procedurale, in quanto non erano stati effettuati in tempo utile gli interrogatori di garanzia. Sottoposti ad interrogatorio gli indagati si sono avvalsi della facolta’ di non rispondere.