Roberto Cotti (M5S): “Anche così si spegne il futuro del Paese”
Roma, 26 settembre 2013 – Da una parte la comunità scientifica nazionale e internazionale, che concordano nel dire che i sistemi geotermici a pompa di calore rappresentano ad oggi il sistema di riscaldamento e condizionamento maggiormente efficiente ed efficace, in grado di ridurre le emissioni di gas serra ed il conseguente impatto sul riscaldamento globale, dall’altra, in Italia, un decreto ministeriale del dicembre 2012 che avrebbe dovuto incentivare entro 90 giorni la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, ma che nei fatti è inattuato perché ancora ad oggi non sono state definite le speciali tariffe elettriche che consentirebbero la diffusione e l’utilizzo di innovativi impianti di climatizzazione e scaldacqua, che oltretutto permetterebbero la riduzione delle emissioni inquinanti locali.
E’ la denuncia contenuta in una interrogazione presentata al Senato da Roberto Cotti (M5S) in cui si chiede al ministro dello Sviluppo economico di riferire sui ritardi dell’iter di definizione delle specifiche tariffe elettriche da parte dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, ovvero quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo affinché vengano fissate al più presto dette tariffe agevolate.
“A differenza di quanto accade in Italia – ha detto Cotti – in altre nazioni (ad esempio Francia e Germania) l’attuazione di queste pratiche ha determinato un incremento dell’applicazione di innovative tecnologie di climatizzazione e riscaldamento, in particolare quelle associate a sistemi geotermici a bassa entalpia, rappresentando così un indiscutibile volano economico per la comunità scientifica e gli operatori del settore, loro sì poco interessati – da quelle parti – all’inutile chiacchiericcio politico sulle disgrazie dei loro politici”.
Il cittadino eletto al Senato
Roberto Cotti (M5S)
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