Gli incontri delle minorenni, in un appartamento di Roma ai Parioli, avvenivano con alcuni professionisti o commercianti, ricchi e senza scrupoli che potevano pagare a prestazione anche 500 euro e offrire 5000 euro per un week end. Le indagini sono scattate ad ottobre, dopo la denuncia della mamma dell’altra minorenne. Finora sono stati denunciati cinque clienti, colti in flagranza: tra i 30 e i 35 anni, tutti hanno detto di non sapere che le ragazzine fossero minorenni. Di mattina le due liceali, adescate nel maggio scorso sul social network ‘Bakeca Incontri’, andavano a scuola e il pomeriggio si prostituivano, utilizzando i loro guadagni anche per acquistare droga per uso personale.
La madre della 14/enne, che lavora come barista, intascava una parte dei compensi per le prestazioni sessuali della figlia.