Ferriera Trieste, il MoVimento 5 Stelle vuole garanzie sulle bonifiche. Prodani: «Chi ha inquinato deve pagare». Ussai: «La giunta Serracchiani faccia chiarezza»
«Il governo Letta deve intervenire con urgenza, insieme agli enti locali, per chiarire in che modo saranno garantiti i fondi per la bonifica dell’area della Ferriera di Servola, visto che non sono state ancora stanziate risorse pubbliche». Il MoVimento 5 Stelle continua a tenere alta l’attenzione sulla principale crisi industriale e ambientale di Trieste. In particolare il deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani ha depositato un’interrogazione rivolta al ministro Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Andrea Orlando.
«Per quanto riguarda il recupero ambientale dell’area è fondamentale capire se l’esecutivo intenda coinvolgere il Gruppo Lucchini che finora ha gestito l’impianto e determinato il grave inquinamento che è sotto gli occhi di tutti. Una situazione – aggiunge Prodani – che deve essere risolta nel più breve tempo possibile a garanzia dei dipendenti e della popolazione locale. In ambito comunitario è stato riconosciuto, infatti, il principio “chi inquina paga”, ribadito da una risoluzione approvata dal Parlamento europeo all’inizio del 2013, con il quale si è chiesto alla autorità italiane di garantire il recupero ambientale del sito Ilva di Taranto con estrema urgenza, obbligando chi ha causato il danno a sostenere i costi di bonifica».
«Le criticità ambientali sono ben note – sottolinea il senatore M5S Lorenzo Battista -. Come sono evidenti le responsabilità, in primis quella del sindaco Cosolini che avrebbe dovuto fare molto di più per tutelare la salute degli abitanti di Servola e dei lavoratori dell’impianto».
«Già lo scorso 25 luglio avevamo interrogato la giunta regionale per sapere a quanto ammontano i costi delle bonifiche e chi dovrebbe far fronte a questi costi di certo ingentissimi – ricorda il consigliere regionale M5S Andrea Ussai -. Domande cadute nel vuoto. Nessuna risposta è arrivata infatti dalla presidente Serracchiani o dai suoi assessori. In vista dell’imminente subentro di Arvedi – incalza – è importante incominciare a fare chiarezza anche su questi aspetti facendo il punto della situazione sull’accordo di programma e sul piano industriale».
«Visto che l’attività siderurgica proseguirà con gli stessi impianti, i cittadini devono sapere – conclude Ussai – se, oltre ai posti di lavoro, chi governa questa Regione intenda garantire la realizzazione delle bonifiche e il rispetto di norme e prescrizioni che fino ad oggi sono state colpevolmente disattese».