«Il turismo accessibile, definito come l’insieme di servizi e strutture che consentono a clienti con bisogni speciali di fruire di vacanze e tempo libero in modo appagante, senza ostacoli né difficoltà, in condizioni di autonomia, sicurezza e comfort, coinvolge un grande numero di persone. Secondo i dati 2012 dell’indagine “Inclusione sociale delle persone con limitazioni dell’autonomia personale” nel nostro Paese ci sono quasi quattro milioni di persone che vivono con un handicap. Inoltre – rivela ancora Prodani – sono oltre un milione e mezzo – il 45% del totale di quelle tra i 15 e gli 87 anni con limitazioni funzionali – gli italiani che hanno difficoltà a effettuare viaggi per vacanza a causa di problemi di salute e questo rapporto è direttamente proporzionale all’età. Purtroppo il governo per tutte queste persone sta facendo troppo poco».
«Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) del 15 dicembre 2011 – spiega il portavoce M5S – era stata confermata la “Struttura di missione per il rilancio dell’Immagine dell’Italia”, all’interno della quale operava proprio il “Comitato per la promozione ed il sostegno del Turismo accessibile” con il compito principale di elaborare iniziative per favorire l’accesso e la fruibilità dell’esperienza turistica indipendentemente dalle condizioni fisiche e psichiche. Che fine ha fatto questo comitato? È ancora in funzione? È stato soppresso? – chiede Prodani che aggiunge: «In quest’ultimo caso il Ministero dovrebbe ricostituirlo quanto prima».