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RAVANUSA. All’alba nella barocca Chiesa Madre si intonano canti in dialetto siciliano per animare la “Novena”

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Nella foto la Chiesa Madre, dic. 2013 (fonte Facebook: “Ravanusa notizie e altro”)

RAVANUSA, AG (di Silvio D’Auria)  –  Nella Parrocchia “San Giacomo”,  da lunedì scorso fino alla viglia di Natale alle 5 di ogni mattina, si celebra  la tradizionale  “Novena di Natale”. Ad accogliere centinaia di fedeli (anziani, adulti, giovani e bambini) Don Mario Polisano insieme a giovani Sacerdoti e Diaconi delle Comunità dei paesi vicini. Quest’anno l’appuntamento liturgico, sotto la navata barocca della Chiesa Madre costruita intorno al 1630 in onore dell’Apostolo Giacomo,  è animato con canti popolari in dialetto siciliano che donano alla ritualità  della  “Novena” un’atmosfera intrisa di “misticismo antico e popolare” intonati alle prime luci dell’alba dai fedeli nei banchi disposti tra le statue degli altari minori dedicati a Santa Teresina, a Maria Ausiliatrice, alla Madonna delle Grazie e a Santa Rita.

“Un tempo i fedeli che andavano a lavorare nei campi partecipavano alla funzione religiosa già al mattino presto – dicono gli animatori parrocchiali –  e poi a piedi o a dorso della mula o dell’asino percorrevano i sentieri che li conducevano a lavoro. Come allora continua la tradizione rimasta fedele alle suggestive atmosfere cristiane che accompagnavano la funzione religiosa aspettando gioiosamente la nascita di Gesù Bambino. Negli appuntamenti del calendario parrocchiale la ‘Novena’ caratterizza l’attesa del Messia con raccoglimento e meditazione assieme alla preghiera e alla riflessione circa il tempo  che stiamo vivendo in modo da non svuotare di  significato e di  senso questa importante festività cristiana”.

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