Smaltimento armi chimiche Siria in corso in Sardegna? Movimento tra Santo Stefano e La Maddalena
Continua la controversa vicenda dello smaltimento delle armi chimiche in Sardegna. Se da un lato in una nota di agenzia di stamane si apprendeva che il deputato Piras, eletto in Sel, annunciava battaglia sulla questione del transito delle armi chimiche nell’isola così dichiarando “La ultra cinquantennale occupazione militare, la quota sterminata di territorio dedicata a poligoni, esercitazioni e test di guerra, costituiscono un dazio pesantissimo che i sardi pagano agli interessi della Difesa ed all’Alleanza Atlantica. E’ assurdo pensare che ora si possa anche considerare la Sardegna alla stregua di una pattumiera di sistemi d’arma (peraltro pericolosissimi) come quelli dell’arsenale chimico siriano”, ricordando che giovedì 16 di gennaio le Commissioni Esteri e Difesa della Camera ascolteranno i ministri degli Esteri e dei Trasporti sulle questioni relative alla crisi siriana, momento in cui secondo quanto dichiarato da Piras si sarebbero dovute chiedere ulteriori delucidazioni sullo stoccaggio e lo smaltimento dell’arsenale chimico della Siria dall’altro invece sarebbe già in circolazione un documento dove la Saremar si renderebbe disponibile all’uso di propri mezzi.
Esiste una nota della Saremar dove si apprende che mercoledì 15 di gennaio dei mezzi della compagnia navale caricherebbero degli automezzi vuoti in transito dalla Maddalena sul mototraghetto Isola di Caprera vuoti verso l’isola di Santo Stefano dove sono attesi intorno alle 14.30. Il giorno seguente, giovedì 16 lo stesso mototraghetto alle ore 14.30 circa partirà da La Maddalena verso l’Isola di San Stefano dove arriverà verso le 15.10 per imbarcare immediatamente gli automezzi carichi di esplosivo e trasportarli a Palau dove sono attesi dopo circa 30 minuti.
In base a quanto si apprende da La Maddalena salterebbe la corsa del mototraghetto delle ore 16.00 proprio perchè previsto un transito di merci pericolose.
Mentre la politica ed il Palazzo continua a discutere la vertenza armi chimiche le armi invece, circolerebbero nei mari di Sardegna dove sembra debbano essere smaltite, nel documento della Saremar sembra essere anche chiaro che l’azienda di trasporti ha avuto regolare autorizzazione dall’assessorato regionale competente, qualche giorno fa era stato lo stesso governatore uscente della Regione Sardegna a Twittare secondo quanto si apprende dall’Unione Sarda: No al transito delle armi chimiche siriane in Sardegna. Fonti riservate danno i giorni tra il 3 e 7 febbraio per l’arrivo delle navi. Non lo consentiremo!
Ecco il documento che confermerebbe quanto su scritto . Ma in quei mototraghetti cosa c’è veramente?