Il Sovrano ha aggiunto che “Questo non è più un continente colonizzato, ecco perché l’Africa deve dare fiducia all’Africa”, esortando i paesi del Continente a non restare ostaggio di loro passato, né di loro problemi politici, economici e sociali attuali. “l’Africa deve guardare suo avvenire con determinazione e ottimismo” sfruttando queste potenzialità.
“Se il secolo precedente è stato quello dell’indipendenza degli Stati africani, il 21° secolo dovrebbe essere quello della vittoria dei popoli contro gli affanni del sottosviluppo, della povertà e dell’esclusione”, ha detto il Sovrano, sottolineando che “una Africa dinamica e sviluppata non è un semplice sogno per il domani, ciò può essere una realtà di oggi, ma a condizione di agire”. II Sovrano ha esortato i paesi africani a fare in sorte che la mondializzazione diventi una forza positiva per lo sviluppo dell’Africa attraverso una azione che fa dallo sviluppo economico, il commercio e l’integrazione regionale tematiche centrali.
Su un altro versante, il Re Mohammed VI ha affermato che il Marocco, come la Costa d’Avorio, assuma pienamente la sua vocazione africana, quella che è stata sempre la sua durante la sua Storia”. Il Marocco che è stato pioniere nello schema di cooperazione triangolare, “è disposto a mettere al servizio paesi africani capitale della credibilità e della fiducia che gode presso i suoi partner”, ha indicato il sovrano, sottolineando la necessità per l’Africa di beneficiare delle opportunità offerte dalla cooperazione triangolare, come strumento innovativo, facilitando la coniugazione di sforzi e l’ottimizzazione delle risorse.
Per il Sovrano, “tutti i progetti si valgano finché sono pertinenti e che si destinano al servizio del cittadino”. “All’evidenza, ci sono progetti di importanza nazionale. Il Marocco è posizionato bene per misuralo, perché nostri progetti di infrastrutture sono interamente realizzati sulla base dell’expertise marocchina come per esempio le autostrade, elettrificazione, dighe, porti o aeroporti”, ha sottolineato il Re.
Il sovrano ha anche notato l’esistenza di progetti che, pur essendo più piccoli, sono di particolare importanza perché interessano direttamente i cittadini e mirano di migliorare la loro vita quotidiana. Il Re ha aggiunto che la cooperazione, ieri basata sul rapporto di fiducia e di legami storici, oggi, è, sempre più basata sull’efficacia, la performance e la credibilità.
il Forum Economico Marocco Ivoriano organizzato ad Abidjan dalla Confederazione Generale delle Imprese CGECI e della Camera industriale e la Confederazione Generale delle imprese marocchine CGEM, in partenariato con il Centro di promozione degli investimenti in Costa d’Avorio (CEPICI), la Camera del Commercio e dell’Industria ivoriana e la federazione ivoriana di piccoli e medie imprese (FIPME).
Questo forum economico multisettoriale (Agricoltura, Industria, Miniere, Energia, Idrocarburi, Infrastrutture, BTP, Trasporto, Logistica, Sanità, Turismo…) rafforzerà il partenariato sud – sud attraverso i settori pubblici e privati dei due paesi.
In questi due giorni è stata presentata l’expertise marocchina, le opportunità d’affari e le possibilità di partenariato tra le imprese marocchine e ivoriane, nonché le potenzialità del mercato ivoriano come un vera locomotiva di tutta le regione d’Africa Occidentale.
Oltre 400 operatori ivoriani e un centinaio di imprese marocchine hanno partecipato a questo evento. All’apertura dei lavori hanno partecipato i membri e rappresentanti delle organizzazioni di datori di lavoro dei due governi, le missioni diplomatiche a Abidjan.