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La cultura contadina a Merano e in Alto adige: storia e tradizioni

La cultura contadina a Merano e in Alto adige: storia e tradizioniLa rigidità del clima, il territorio impervio, le precarie vie di comunicazione hanno da sempre reso la vita in montagna più faticosa che in altri luoghi. D’altro canto però, proprio queste avversità hanno forgiato la gente, creando un forte senso di comunità e di appartenenza e un legame indissolubile con le proprie tradizioni.

Di tutto ciò sono testimoni con i loro ricordi i contadini di qualche generazione passata, che erano giovani o bambini quando l’unica stanza della casa a essere riscaldata era la stube. Oggi il progresso ha migliorato le condizioni di chi vive in montagna. Con le strade asfaltate gli spostamenti sono più rapidi e sicuri e anche i contatti con altre realtà sono aumentati; i sistemi di riscaldamento regolano la temperatura di tutti gli ambienti delle case e i macchinari consentono di sveltire il lavoro nei campi e di produrre in quantità maggiore.

Il progresso però, per fortuna, non ha alterato la cultura e la tradizione contadina. Così, ad esempio, esiste ancora chi costruisce il fienile con la stessa tecnica usata nell’alto medioevo, cioè con tronchi d’albero, ricoperto di lunghi rami d’abete. I materiali e la tecnica utilizzata fanno in modo che il fienile sia adeguatamente arieggiato e questo consente di risparmiare l’acquisto di un essiccatoio. Il fienile è una parte integrante del maso, ossia una porzione di terreno individuata da una radura boschiva con terreni e con la casa del contadino.

Per Merano e i suoi dintorni, ma anche in tutto l’Alto Adige, i prodotti dei masi rappresentano un’immensa risorsa sia per l’economia, sia per il turismo. La garanzia di genuinità di frutta, verdura, salumi, latte e latticini attrae molto la gente che sceglie di mangiare in modo genuino. La volontà di dare il giusto valore al lavoro dei contadini dei masi è chiaramente espressa dai negozi Pur Sudtirol, che, nei loro “mercati dei sapori” di Merano e Brunico, vendono esclusivamente prodotti sani e genuini del territorio. Per informazioni clicca qui.

Altre testimonianze del mondo contadino sono rintracciabili ad esempio negli steccati, anche se ormai se ne vedono sempre meno. Costruiti per delimitare i campi l’uno dall’altro, per circondare gli alpeggi e fiancheggiare i sentieri, esistono varie tipologie di steccati. Lo “Speltenzaun” è uno steccato bellissimo, tipico della Val d’Isarco, realizzato abilmente con stecconi verticali tenuti insieme da rami flessibili intrecciati. Lo “Scharzaun” è un tipo di steccato antico, con fissaggio unicamente in legno e con gli stecconi posizionati in forma di forbice. Lo “Sterzinger Ringzaun” è lo steccato più resistente con un fissaggio tramite rametti posti in forma di anelli che legano ogni asta a quella vicina.

Un’altra tradizione ancora attuale è l’utilizzo del grembiule blu che i contadini indossano anche nei giorni feriali e decorano con motivi o scritte divertenti. Chi desidera curiosare nella vita contadina che si conduce nei masi dell’Alto Adige, non può che fare riferimento al Gallo Rosso, l’Associazione che vanta un numero di ben 1.600 agriturismo, selezionati in base alla qualità dei servizi e dei prodotti. Per informazioni clicca qui.

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