A Sebastopoli scontri fra fazioni filorusse e filoucraine, in occasione del bicentenario della nascita del poeta ucraino Taras Shchevchenko celebrato dalla comunità ucraina nella città che ospita la Flotta del Mar nero russa così come in tutto il resto del Paese. Un centinaio di uomini armati ha attaccato i partecipanti alla manifestazione a cui prendevano parte circa 200 persone. Nel frattempo, il leader del consiglio ucraino della Crimea Andriy Shchekun che lo scorso febbraio aveva sollecitato il governo a Kiev ”a proteggere i residenti ucraini della Crimea e a non cedere alle provocazioni russe”, è stato arrestato alla stazione ferroviaria di Simferopol.
Un gruppo di uomini armati, di fatto militari russi, ha fatto irruzione nel posto di frontiera di Chornomorske, sulla costa occidentale della Crimea, intorno alle sei di questa mattina. Lo ha denunciato il portavoce delle guardie di frontiera ucraine, Oleh Slobodyan, citato dall’emittente Kanal 5, precisando che all’interno della base si trovano una trentina di funzionari ucraini. Sono undici in totale le postazioni di frontiera controllate ora dai russi in Crimea.
Intanto il presidente del Parlamento della Crimea, Vladimir Kostantinov, avverte che la regione potrà diventare un soggetto della Federazione russa: ”Il processo di transizione a una nuova struttura giuridica è complicato. Ma diamo per scontato che tutto sarà completato a marzo”, ha affermato, citato dall’agenzia di stampa russa Itar-Tass.
Le autorità filorusse di Crimea hanno convocato per domenica prossima un referendum, considerato illegittimo dalla comunità internazionale, in cui gli elettori decideranno se aderire alla Federazione russa o reintrodurre l’ampia autonomia da Kiev prevista nella costituzione del 1992. Kostantinov ha quindi promesso ai dipendenti pubblici, insegnanti, medici, militari e agenti di polizia che i loro stipendi saranno quadruplicati ”una volta completato il trasferimento dei poteri a Mosca”.
Dal canto suo Vladimir Putin esprime l”’interesse comune” anche della Russia, emerso in colloqui telefonici con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il premier britannico David Cameron, a una de-escalation delle tensioni e a una normalizzazione rapida della situazione in Ucraina. Lo rende noto il Cremlino, precisando che il presidente russo ha spiegato ai suoi interlocutori che i passi adottati dalla ”legittima leadership della Crimea sono basati sul diritto internazionale e garantiscono i legittimi interessi dei residenti della penisola”. Il premier britannico, scrive il sito della BBC, ha chiamato Putin per sollecitare il sostegno della Russia al Gruppo di contatto per una soluzione della crisi. (ADNK)