Il progetto introduce i profondi cambiamenti relativi alla giustizia militare distinguendola dal modello di tribunale d’eccezione e portandola tra le istituzioni giudiziarie specializzate, garanti dei diritti e delle libertà, nella competenza, l’organizzazione, le procedure e la composizione della Corte del tribunale militare. In questo quadro, il progetto prevede l’esclusione dalla competenza del tribunale militare i civili qualunque siano i reati da loro commessi, nonché l’esclusione dei militari che commettano reati di diritto comune.
Questo progetto che pone il Marocco tra i paesi più sviluppati rispettosi dei diritti del’uomo, risponde proprio alle raccomandazioni presentate l’anno scorso al Sovrano dal Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo (CNDH), e che “si inserisce del consolidamento dello Stato di diritto, della giustizia e della protezione dei diritti umani”, come ha detto il presidente del CNDH, Driss El Yazami.